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Differenze tra test sierologici e tamponi: cosa sapere

da | Ott 27, 2021

Esistono diversi tipi di test per rilevare l’infezione da SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19. Per scegliere a quale tipo di test sottoporti, è sempre utile il consiglio di un medico: molti possono essere, infatti, i motivi che rendono necessario il test. Potresti infatti doverti sottoporre a un test perché sei entrato in contatto con persone positive, oppure per la presenza di sintomi da Covid-19, o ancora per rilevare la presenza di anticorpi contro il coronavirus.

Per questo è bene, prima di tutto, conoscere le differenze tra i vari tipi di test Covid-19.

Test per Covid-19: quali sono

A oggi sono disponibili 3 tipologie di test per rilevare l’infezione da SARS-CoV-2:

  • test molecolare: è il cosiddetto tampone molecolare, serve per diagnosticare l’infezione da coronavirus attraverso la presenza di molecole di sequenze di geni specifici del virus SARS-CoV-2 presenti nel suo RNA;
  • test antigenico: si tratta del tampone “rapido”, che, come quello molecolare, serve per la diagnosi di infezione tramite la ricerca delle proteine virali nei campioni respiratori prelevati dal paziente;
  • test sierologico: a differenza dei primi due, rileva soltanto la presenza di anticorpi specifici contro Covid-19 nel sangue.

In pratica, dal punto di vista di come viene effettuato il test, per i test molecolari e antigenici si utilizza un tampone per prelevare materiale biologico dal naso, mentre per il test sierologico si esegue un prelievo di sangue. Tutti questi test sono disponibili presso i laboratori di analisi; si può anche scegliere, tuttavia, di effettuare tamponi molecolari, tamponi rapidi o test sierologici a domicilio.

Lami offre, per esempio, la possibilità di prenotare online in maniera rapida un test Covid-19 a domicilio, con la comodità di non doversi spostare da casa per effettuarlo e di ricevere il risultato in tempi brevi. Vediamo più in dettaglio le differenze tra tamponi e test sierologici.

 

Tampone molecolare e rapido: come funzionano

 

Il tampone molecolare, come abbiamo detto, permette di diagnosticare la presenza di infezione attiva da coronavirus. L’esito del test è disponibile entro 12, 24 o 48-72 ore. Si tratta al momento del test più attendibile tra quelli disponibili per la diagnosi di Covid-19, perché dà conferma della presenza o meno dell’infezione: nel campione biologico prelevato tramite il test si rilevano anche minime quantità di RNA del virus SARS-CoV-2 attraverso il metodo RT-PCR.

Soprattutto per la sua elevatissima attendibilità, il tampone molecolare è il test più indicato in molti casi. Dovresti eseguire un test molecolare, per esempio, se pensi di essere stato a contatto con una persona positiva o nel caso di comparsa di sintomi da coronavirus.

Il test antigenico, o test rapido, viene eseguito mediante tampone rinofaringeo, proprio come il test molecolare: si inserisce un bastoncino cotonato all’interno del naso del paziente per prelevare materiale biologico dalle cellule delle mucose. Per la procedura servono solo pochi secondi.

A differenza del test molecolare, con quello antigenico non si ricerca il genoma del virus, bensì alcune sue componenti proteiche, dette antigeni. Altra differenza tra i due tipi di test è la tempistica con cui si ottiene il risultato: con il test antigenico, servono solo pochi minuti per ottenere l’esito.

Il test rapido è meno attendibile di quello molecolare, ma è indicato soprattutto se serve indagare la situazione in tempi molto brevi, così come nelle indagini di screening, per esempio negli aeroporti o nelle stazioni ferroviarie.

Entrambi i test sono validi per ottenere il Green Pass nel caso non ci si sia sottoposti a vaccinazione: ricorda che ai fini della certificazione verde la validità del test molecolare è di 72 ore, mentre quella del test rapido è di 24 ore.

 

Test sierologico: quando farlo

 

Il test sierologico, a differenza degli altri test, non si effettua con tampone, ma tramite un prelievo del sangue. Non è utile per la diagnosi di malattia attiva, ma ricerca gli anticorpi anti-SARS-CoV-2 che sono prodotti dall’infezione da coronavirus oppure dopo avere effettuato la vaccinazione.

Gli anticorpi rilevati dal test sierologico sono di due tipi: le immunoglobuline di classe M (IgM) e le immunoglobuline di classe G (IgG). Gli anticorpi IgM rilevano un’attività infettiva in corso: significa che l’infezione da SARS-CoV-2 è presente in forma attiva al momento del prelievo. In questo caso, eseguire il test sierologico non è però sufficiente per la diagnosi e, per legge, è necessario eseguire un tampone molecolare per avere la conferma dell’infezione.

Gli anticorpi IgG sono invece presenti in genere solo dopo alcune settimane dall’infezione e sono utili per sapere se si è venuti a contatto con il virus. La presenza di anticorpi IgG, in pratica, segnala che si è già sviluppata una risposta immunitaria al virus.

Il test sierologico si può dunque eseguire nel caso sia necessario un monitoraggio clinico dell’infezione, ma anche per sapere se sei venuto a contatto con il virus anche in assenza di sintomi.

 

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