Sviluppo psicomotorio: che cosa sapere, che cosa chiedere al pediatra

I genitori sono sempre attenti a cogliere ogni minimo segnale della crescita del bambino: la prima parola, il primo tentativo di gattonare, i primi passi. Quando tutto questo non avviene nei tempi previsti, possono insorgere dubbi sul suo corretto sviluppo psicomotorio.

In questi casi, il primo supporto deve essere quello di un pediatra, cui ci si può rivolgere per chiedere consigli e informazioni.

Come capire se un bambino ha un ritardo psicomotorio

Si può parlare di ritardo psicomotorio quando un bambino non acquisisce le competenze motorie, cognitive e comunicative nei tempi previsti, durante le diverse fasi dello sviluppo. A ogni età dovrebbe corrispondere, infatti, una nuova conquista, ma è bene ricordare che si tratta di un concetto teorico e che, pertanto, è opportuno valutare le situazioni sospette di volta in volta.

Difficoltà nella postura, nel linguaggio, non meno che nella socializzazione o nel gioco potrebbero essere segni da osservare con attenzione, così come la scarsa iniziativa del bambino, a volte celata dietro un’eccessiva tranquillità.

Da questi esempi si comprende facilmente quanto sia difficile, per i genitori, l’interpretazione corretta dei segnali di pericolo. In molti casi, è giusto ripeterlo, si può trattare di peculiarità caratteriali che non hanno motivo di destare alcuna preoccupazione: ecco perché porre il bambino sotto osservazione medica resta sempre la scelta migliore.

Il pediatra, infatti, sa indicare l’opportunità di un eventuale percorso idoneo di cura e indirizzare, se necessario, verso lo Specialista più adatto, così come può rilevare che non esistano particolari segnali di una condizione patologica.

Una soluzione valida è, talvolta, quella di rivolgersi a un pediatra a domicilio, che ha, tra i propri vantaggi, quello di potere valutare il bambino in un luogo a lui familiare come la sua casa, osservando in che modo si relaziona con l’ambiente e con i suoi familiari.

Medici e Specialisti sono un punto di riferimento importante per i bambini e le loro famiglie. Affidati ai pediatri e agli specialisti di Lami per una visita a domicilio.

Gli effetti benefici della psicomotricità per tutti i bambini

L’età evolutiva è una fase delicata, durante la quale il bambino sviluppa nello stesso tempo le proprie abilità motorie, emotive e cognitive. Soprattutto i più piccoli esprimono molto con il linguaggio del corpo: esplorano lo spazio che li circonda, si relazionano con gli altri, acquisiscono consapevolezza di sé.

Un aiuto in questo ambito arriva dalla psicomotricità, che, attraverso il gioco e il movimento, permette ai bambini di esprimere sé stessi liberamente e, allo stesso tempo, di imparare a rispettare le regole necessarie alla vita sociale. Questa disciplina unisce le conoscenze di diverse pratiche, che, attraverso il gioco e il movimento, accompagnano lo sviluppo psicomotorio dei bambini, inteso nella sua accezione più ampia di crescita del corpo, della mente, delle emozioni.

Tutti i bambini possono trarre beneficio dalla psicomotricità: bambini timidi, oppure troppo vivaci, bambini che fanno fatica a prestare attenzione alle attività senza distrarsi o che hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri sono alcuni dei molti casi in cui la terapia può essere utile – sempre tenendo presente la possibilità di intenderla sia come una disciplina educativa, sia come una terapia riabilitativa.

Lo psicoterapeuta può, infatti, intervenire nel caso di bambini affetti da patologie specifiche, come il ritardo nello sviluppo motorio o l’autismo.

In che cosa consistono gli esercizi di psicomotricità? Molte sono le possibilità, una seduta psicomotoria può, ad esempio, essere accompagnata dalla musica, nel caso si intenda lavorare sul rilassamento o sul movimento, aiutando il bambino ad esprimersi attraverso la danza. In altre attività di gioco si favorisce la coordinazione, l’equilibrio, oppure l’espressione delle emozioni. In ogni fase dello sviluppo, considerando naturalmente la situazione individuale, lo psicomotricista propone percorsi, tempi e modalità di terapia adatti alle esigenze e agli obiettivi di ogni bambino e dei suoi familiari.

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