Lifestyle medicine e tecnologie a supporto del patient empowerment
La medicina moderna vede sempre più spostare il proprio baricentro dal medico al paziente. Questo cambio di passo spinge le persone ad essere non solo partecipanti attivi e consapevoli durante tutto il loro percorso di cura, ma ad assumere un ruolo proattivo anche in tema di prevenzione.
La salute non è più infatti solo un tema di cui occuparsi nel momento in cui un sintomo si manifesta ed è necessario prendere dei provvedimenti e consultare il medico, ma coinvolge anche l’adozione di uno stile di vita sano: se, come è ampiamente dimostrato, una delle maggiori criticità che incontrerà il sistema sanitario mondiale sarà la gestione delle malattie croniche, è bene che le persone comprendano quanto la prevenzione e l’attenzione a piccoli gesti quotidiani possano fare la differenza.
La comunità medica internazionale individua come alcuni tra i principali comportamenti diffusi che mettono a rischio la salute di ognuno di noi il fumo, una dieta non sana, lo stress e la sedentarietà.
Secondo la letteratura scientifica, sono questi i fattori che incidono di più sullo sviluppo di malattie croniche (60-65%) rispetto alla predisposizione genetica (30-35%).
Lifestyle Medicine e il patient empowerment
Su queste premesse, sta prendendo piede anche in Europa la Lifestyle Medicine, un nuovo approccio che mira a prevenire l’insorgenza di malattie/patologie attraverso la promozione di abitudini di vita sane. Sei sono i pilastri attorno a cui ruota:
- un regime nutrizionale bilanciato,
- l’aumento dell’esercizio fisico,
- la riduzione dello stress,
- il miglioramento del sonno,
- la riduzione di sostanze dannose come fumo e alcool,
- le relazioni sociali.
Questo nuovo approccio si lega ad altri due importanti concetti della medicina moderna: la P5 Medicine (preventiva, personalizzata, predittiva, partecipativa e psicognitiva) e il patient empowerment, ovvero il coinvolgimento del paziente come co-protagonista diretto, e non solo come utente-destinatario di un servizio o trattamento.
Il Piano Nazionale delle Cronicità, pubblicato nel 2016 dal Ministero della Salute, sottolinea la necessità di “educare il paziente ad una autogestione consapevole della malattia e del percorso di cura”.
La LifeStyle Medicine si pone l’obiettivo di supportare le persone nell’assumere un ruolo attivo e proattivo, nell’essere più consapevoli e informati, e quindi in grado di prendere delle decisioni più consapevoli in merito alla loro salute.
La dimensione phygital della tecnologia
Proprio per rispondere a questo bisogno, emerge la necessità di avere strumenti che nel quotidiano aiutino le persone a prendersi cura della loro salute. Sono diverse le innovazioni tecnologiche che lanciate sul mercato negli ultimi anni.
“La conoscenza oggettiva della propria salute è il primo passo dell’empowerment del paziente e, insieme alla continua richiesta di nuovi servizi, ha portato” spiega Giuseppe Andreoni, Professore al Dipartimento di Design del Politecnico di Milano e Advisor Scientifico di Capsula “al recente sviluppo e alla diffusione sul mercato di soluzioni integrate che consentono alle persone di effettuare un rapido controllo dello stato psico-fisiologico, grazie a una serie di dispositivi di misurazione di facile utilizzo integrati in una struttura standalone. Ciò ha portato allo sviluppo di health pod o chioschi, in cui le persone possono misurare diversi parametri fisiologici attraverso tecniche “non invasive” grazie ad una procedura assistita da operatore o autonoma”.
Queste soluzioni tecnologiche vengono definite phygital, ovvero in grado di offrire agli utenti un servizio in cui mondo fisico e digitale si incontrano.
“Un health pod o anche un chiosco della salute” prosegue Andreoni “è un piccolo spazio, situato in ambienti pubblici o privati, dotato di alcuni dispositivi medici dove le persone possono effettuare check-up, screening o follow-up ed eventualmente usufruire di visite o consulenze cliniche a distanza. Si tratta di uno spazio delimitato a forma di capsula, dove vengono messe a disposizione tecnologie biomediche per misurare diversi parametri fisiologici. Nel caso di un sistema senza pareti, in un ambiente aperto e in configurazione verticale, la capsula sanitaria ha la forma di un totem o, nella sua configurazione minima, è collocata su una scrivania con alcuni dispositivi di misurazione di alcuni parametri o segnali relativi alla salute. In particolare Capsula ha sviluppato una soluzione in cui l’utente grazie ad una UX intuitiva e coinvolgente può realizzare da solo un mini-checkup in un tempo ridotto”.